Molti di voi non hanno scritto niente sui propri
comportamenti e quelli dei compagni. Come mai?
Condivido molto chi ha messo l'accento sulla insensibilità e superficialità dei compagni che prendevano in giro Matteo.
Non condivido assolutamente chi invece afferma che avrebbe dovuto cambiare scuola, che avrebbe dovuto lasciare perdere (a volte non è proprio possibile!).
E' grande dimostrazione di sensibilità avere pensato anche ai genitori che sicuramente sono nella disperazione.
Soprattutto che non tutti della vostra
età la pensano e si
comportano allo stesso modo (frase che spesso mi sento dire).
Le parole a volte sono come
pietre: possono ferire ed anche uccidere. Soprattutto se sono abbinate a comportamenti persecutori e discriminanti. Quello che è accaduto dentro Matteo solo lui lo sa. E spesso neanche noi possiamo sapere che cosa provoca le nostre parole... per questo ci vuole sensibilità, ascolto, rispetto e reciprocità.
Ognuno ha una propria
sensibilità, essa deve essere riconosciuta e rispettata, qualunque essa sia.Non è una valida ragione affermare che il compagno non si offende: spesso non lo dà a vedere, non può darlo a vedere, poiché rischierebbe di essere preso ulteriormente in giro, offeso, non accettato dal gruppo.
Ultima osservazione.
E' possibile che in tutti questi anni, molti di voi non abbiano mai pronunciato una
parola positiva, gratificante nei confronti di un vostro o una vostra compagna?
Alcuni di voi usano come unica modalità comunicativa la battuta squalificante, la presa in giro ecc. e niente altro...
Riflettete...
Settecervelli